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La freccia nel fianco (1945)

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La freccia nel fianco (1945)



Regia/Director: Alberto Lattuada
Sceneggiatura/Screenplay: Ennio Flaiano, Alberto Lattuada, Alberto Moravia, Carlo Musso, Ivo Perilli, Cesare Zavattini
Interpreti/Actors: Mariella Lotti (Nicoletta Dossena), Cesare Barbetti [Cesarino Barbetti] (Brunello ragazzo), Sandro Ruffini (conte Traldi), Paola Borboni (baronessa Masiero), Alanova (contessa Clara Dolores Traldi), Enzo Biliotti (prof. Salapolli), Galeazzo Benti (Duccio Massenti), Emilio Petacci (commendator Maurizio Dossena), Alberto Capozzi (esattore), Clara Auteri Pepe (ammiratrice del pianista), Gina Sammarco (signora Dossena), Leonardo Cortese (Brunello Traldi), Roldano Lupi (ing. Luigi Barbano), Liliana Laine (Maria Bellanger), Carlo Lombardi (Giantoni), Andrea Vollo (giovane accompagnatore della baronessa), Enrico Ribulsi, Saro Urzì
Fotografia/Photography: Massimo Terzano
Musica/Music: Nino Rota
Costumi/Costume Design: Gino Brosio
Scene/Scene Design: Gastone Medin
Montaggio/Editing: Gisa Radicchi Levi
Produzione/Production: Lux Film
Distribuzione/Distribution: Lux Film
censura: 64 del 27-08-1945
Trama: Nel parco del vecchio castello Traldi fanno amicizia due giovani: Nicoletta, diciottenne, figlia del comm. Dossena e Brunello di dodici anni, figlio del conte Traldi; e ben presto la loro amicizia - anche se non ne sono consapevoli - si trasforma in amore. Sollecitata dai genitori, Nicoletta si fidanza con l'ing. Barbano, uomo di carattere forte, che ha salvato la vita a Brunello: quest'ultimo, geloso e ferito nell'orgoglio da uno schiaffo di Nicoletta, fugge e la notte stessa parte con il padre, rovinatosi al gioco, per un viaggio all'estero. Dieci anni dopo, Bruno è diventato un celebre pianista, mentre Nicoletta ha sposato Barbano. I due si ritrovano a un concerto e tra loro si riaccende un sentimento d'amore che non si era mai spento: incapace di opporsi a quanto accade, Barbano, sconvolto, fugge. Dopo una notte insieme, Nicoletta si accorge che Bruno sembra temere il nuovo legame, che potrebbe limitare la sua libertà di artista: rimasta sola, umiliata e pentita, quando riceve dal marito una telefonata piena di affetto che risveglia il suo amore per lui, decide di espiare la propria colpa uccidendosi e si annega in un lago.

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